Le Ville Venete della Riviera del Brenta

Non c’è cornice migliore della sua Villa Ducale per incontrare Elisabetta, presidente del Consorzio Ville Venete. Dal suo sguardo fiero traspare tutta la passione per il suo lavoro, per questa terra, per l’arte.
La Riviera del Brenta – ci dice Elisabetta – è l’unico esempio di sistema complesso di ville che si affacciano su un solo corso d’acqua e rappresentano nell’ insieme una bellezza paesaggistica unica ed irripetibile. Il merito è senza dubbio di quei nobili e patrizi veneziani, che tra Quattrocento e Settecento costruirono queste splendide residenze su progetto dei più grandi architetti del tempo, come Palladio, Scamozzi e Frigimelica. Le ville erano luoghi dinamici, accoglievano sontuose feste e ricevimenti, passeggiate in romantici giardini, piacevoli giochi all’ aperto e celavano addirittura piccanti avventure; ma questi ambienti ariosi ed eleganti erano anche luogo di potere e di rappresentanza e ospitavano spesso importanti incontri diplomatici e visite d’affari.

Le ville rappresentano un mondo, ogni angolo ha una sua storia da raccontare, ogni villa è uno scrigno di curiosità, di vite vissute, di storia veneziana.
Oggi come allora l’architettura varia e complessa offre a residenti e turisti della Riviera uno scorcio sempre nuovo, che regala un’emozione, che è poesia, magia.
Molti degli attuali proprietari – continua Elisabetta – hanno riscoperto la mission delle Ville Venete e le hanno riportate all’antica tradizione di luoghi di sviluppo economico per un intero territorio, aprendole al pubblico per visite guidate ed eventi culturali, per matrimoni, feste private ed eventi aziendali, oppure trasformandole in eleganti ristoranti ed alberghi.

Villa Pisani
La più grandiosa villa della Riviera, la Villa Pisani Nazionale di Stra, fu eretta nel XVIII secolo su commissione della ricca e prestigiosa famiglia veneziana dei Pisani che possedeva molteplici proprietà nel territorio. Il maestoso complesso, che si affaccia direttamente sulle acque del Brenta, fu commissionato nel 1721 dal doge Almorò Pisani per testimoniare tutta la sua ricchezza e la potenza della sua famiglia. A confermarlo è l’affresco forse più significativo dell’intero ciclo, l’autocelebrativa “Gloria della Famiglia Pisani”, dipinto da Giambattista Tiepolo sul soffitto della maestosa Sala da Ballo. All’interno delle trenta sale del piano nobile si possono ammirare splendidi affreschi con scene mitologiche ed allegorie di arti e virtù, ma anche moltissimi dipinti, stucchi, statue ed arredi originali del Settecento e dell’Ottocento.
Incantevoli sono gli undici ettari di parco che richiamano sia il modello francese di Versailles, sia la tradizione veneta del giardino cintato; ne fanno parte il famoso labirinto con siepi di bosso e la torretta centrale – metafora della conquista della saggezza – la lunga vasca d’acqua di inizio Novecento, la grande esedra esagonale con le gallerie prospettiche e l’imponente fondale teatrale delle scuderie affrescate. Nel corso della sua storia, Villa Pisani ha ospitato all’interno dei suoi preziosi appartamenti moltissimi tra dogi, re ed imperatori. E’ stata proprietà di Napoleone, dell’Imperatore d’Austria ed infine dei Savoia, che sul finire dell’Ottocento l’hanno donata allo Stato. Oggi la villa, divenuta museo nazionale, è uno dei luoghi più visitati della Regione e splendido biglietto da visita per l’intera Riviera del Brenta.

Villa Foscarini Rossi
L’elegante architettura classica di Villa Foscarini Rossi di Stra offre, insieme alla vicinissima Villa Pisani, una delle cartoline più belle della Riviera del Brenta. Progettato sul finire del Cinquecento da Vincenzo Scamozzi, uno dei più importanti architetti del tempo, il complesso, che celebra il prestigio di Giacomo Foscarini come capitano generale da mar e vincitore della battaglia di Lepanto, si compone di casa padronale, barchessa e foresteria. Quest’ultima, di imponenti dimensioni, ha mutato nel tempo la sua vocazione: riccamente affrescato nel 1652 da Domenico de’ Bruni e Pietro Liberi con architetture, prospettive, scene mitologiche ed allegoriche, l’edificio si è trasformato da semplice ricovero per le carrozze in splendido ed enorme salone per le feste, che ancora oggi viene utilizzato per eventi, convegni e feste.
Dal 1994 Villa Foscarini ospita al suo interno il Museo della Calzatura d’autore.

Villa Ducale
Villa Ducale di Dolo, edificata lungo il Brenta nel 1884 dal conte veneziano Giulio Rocca, sorge sui resti di una più antica costruzione del Settecento, a cui già appartenevano la chiesetta ed il giardino all’italiana con le statue e le siepi che fanno tuttora parte della proprietà. La villa è stata di recente completamente restaurata e arredata. Elegante l’apparato decorativo degli interni: ogni sala è impreziosita da stucchi, pavimenti in legno, tappezzerie pittoriche a finto tessuto e soffitti dipinti con tempere novecentesche; non mancano i richiami alla sfarzosità veneziana con lampadari e specchi in vetro di Murano. Dopo il passaggio di diversi proprietari, Villa Ducale è oggi diventata un elegante e confortevole albergo e ristorante.

Villa Allegri Von Ghega
Nel corso del Settecento, Venezia era teatro di grandi contraddizioni ed i serrati divieti imposti dal governo si scontravano con le frivolezze ed i fasti ricercati dalla nobiltà. Lungo la Riviera, però, lì dove i controlli della città erano meno serrati, sorse Villa Allegri, un casino di gioco e di caccia molto frequentato dai proprietari, che qui v trascorrevano serate mondane tra divertimenti e giochi in compagni di diversi amici veneziani, tra i quali spiccava anche Giacomo Casanova. Villa Allegri ad Oriago di Mira fu costruita quale casino di gioco e casino di caccia dai conti Allegri nel corso del Settecento su di una struttura di fondamenta cinquecentesche. Agli inizi del XVIII secolo (1706) la villa fu poi modificata nella struttura attuale ed adibita a casino di accia e di gioco. Nel 1848 fu la dimora del maresciallo austriaco Radetzky, che da qui comandò l’assedio durante l’insurrezione della città contro gli austriaci. Dal 1815, il Maresciallo Marmont, Duca di Ragusa e generale di Napoleone Bonaparte fu spesso ospite della famiglia. Oggi la villa è in parte adibita a B&B.

Villa Valier detta “La Chitarra”
In corrispondenza di un’ansa del Brenta, poco fuori Mira, sorge Villa Valier, un complesso inserito entro un parco secolare, il cui nucleo originario risale al Cinquecento e si deve alla nobile famiglia Valier, che tra i suoi esponenti annovera anche due dogi. L’attuale facciata, però, rispecchia le modifiche di inizio Ottocento volute dai successivi proprietari e si discosta parecchio da quella precedente, molto maestosa ed impreziosita da pregevoli figure affrescate, come la suonatrice di chitarra che diede il soprannome alla villa. Il complesso comprende anche un oratorio cinquecentesco e una grande barchessa del Settecento, che sotto il suo arioso porticato accoglieva un tempo cantina, granaio ed altri annessi collegati all’attività agricola e he oggi invece ospita eventi.

Villa Foscari detta “La Malcontenta”
La villa che Palladio realizza per i fratelli Nicolò e Alvise Foscari intorno al 1559 sorge come blocco isolato e privo di annessi agricoli ai margini della Laguna, lungo il fiume Brenta. Più che come villa-fattoria si configurava come residenza suburbana, raggiungibile rapidamente in barca dal centro di Venezia. La famiglia dei committenti è una delle più potenti della città, tanto che la residenza ha un carattere maestoso, con un pronao regale, il maestoso colonnato su cui poggia il timpano, che le conferisce magnificenza e un aspetto simile ai templi antichi. All’interno lo spazio è simmetrico in tutte le sue parti e ospita gli appartamenti autonomi dei due committenti, arricchiti in ogni stanza dagli splendidi affreschi a tema mitologico di Battista Franco e Giambattista Zelotti. Dal 1996, la villa è inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Villa Valmarana
Ciò che resta della seicentesca Villa Valmarana di Mira, demolita ai primi del Novecento, sono le imponenti barchesse, sotto le cui arcate un tempo venivano riposte le barche. Negli ultimi decenni della Serenissima, la struttura porticata di destra mutò la sua vocazione per svolgere ruoli di supporto alla villa durante le grani feste che i Valmarana erano soliti dare. Vennero quindi creati qui gli appartamenti per gli ospiti e, proprio per ostentare le ricchezze e il pregio della famiglia, le sale interne vennero completamente affrescate con incantevoli paesaggi di fantasia e arredate con statue, mobili e oggetti d’epoca. Sul retro della barchessa si apre un bellissimo parco con giardino all’italiana, ben curato, incorniciato da siepi ed alberi secolari e dipinto dai colori di più di mille piante di rose. Oggi Villa Valmarana è ambiente ideale per eventi.

Villa Widmann Rezzonico Foscari
Il complesso edilizio della villa, con la imponente barchessa e la chiesetta, fu costruito all’inizio del Settecento. Subito dopo la Villa passò ai Widmann che provvidero al riammodernamento della casa padronale, secondo il gusto rococò francese ed all’ampliamento della barchessa. Fra i tanti ospiti illustri ricordiamo il celebre Carlo Goldoni, il Cardinale Sarto divenuto Papa Pio X, i musicisti Malipiero e Igor Stravinski, mentre era di casa Gabriele d’Annunzio, amico del conte Pietro Foscari. A nord della villa si estende il parco ricco di piante, viali di tigli, cespugli e di fiori. Contro il verde dei pini si stagliano numerose statue in pietra tenera. Sono dei, ninfee, amorini con le frecce: mute presenze rievocanti il mondo fiabesco della classicità. Una corta gradinata porta all’atrio aperto sorretto da quattro eleganti colonne che introducono nel salone a ballo, sovrastato da un leggero ballatoio, affrescato con grande ricchezza decorativa attorno al 1765 da Giuseppe Angeli; di particolare rilievo le pareti affrescate raffiguranti “Il ratto di Elena” e “Il sacrificio di Ifigenia”.

Villa Badoer Fattoretto
Villa Badoer Fattoretto è una villa veneta di Dolo, composta da un corpo centrale cinquecentesco e da due barchesse laterali della seconda mtà del Settecento, rimaneggiate nell’Ottocento. Il complesso è inserito in un parco secolare di oltre 20.000 mq arredato con statue e marmi d’epoca. fu per lungo tempo residenza estiva dei Badoer, ma nel 1846 gli ultimi eredi Badoer la vendettero e nei decenni a seguire passò di mano più e più volte. Nel 1903 viene acquistata dal barone Carlo de Chantal che si racconta avesse acquistato la villa per poter frequentare l’amante che abitava nella casa di fronte, di questo periodo rimane un bellissimo laghetto con isolotto all’interno del parco. All’interno delle barchesse è stato allestito un interessante museo etnografico “il Museo de Villano”, che espone oltre 22.000 oggetti, nel quale sono raccolti documenti storici, strumenti musicali, le prime rudimentali macchine agricole e attrezzi legati alla “vita del villano”.

IL PERSONAGGIO

Elisabetta Fogarin

Presidente del Consorzio Ville Venete

Scegli la tua esperienza di viaggio nella Riviera del Brenta

Instagram

@larivieradelbrenta

Follow us